Comprare casa all’asta senza rischi: alcuni suggerimenti da tenere a mente.

Che si tratti della prima casa o di una nuova abitazione, la scelta di una casa all’asta è un’attività non esente da rischi. Ecco i nostri suggerimenti per non sbagliare.

Nelle aste immobiliari i prezzi base degli immobili sono indubbiamente allettanti ma nella scelta dell’immobile esistono ulteriori aspetti da considerare per evitare brutte sorprese.

Prima di procedere con l’acquisto di una casa all’asta, dovrai valutare:

  1. il reale risparmio che puoi ottenere (considerando eventuali spese accessorie)
  2. lo stato attuale in cui si trova l’immobile
  3. la possibilità di accendere un mutuo
  4. l’occupazione dell’immobile da parte dell’esecutato o di eventuali inquilini.

Comprare una casa all’asta non significa, dunque, valutare esclusivamente il fattore economico ma si dovranno mettere in conto anche questi aspetti. Anche perché, dietro un ottimo affare potrebbe nascondersi facilmente una bella fregatura.

Risparmiare con l’acquisto di una casa all’asta

L’acquisto di una casa all’asta è molto conveniente poiché è possibile aggiudicarsi l’immobile a un prezzo nettamente inferiore rispetto al suo valore di mercato. E oltre alla convenienza del prezzo, vi è anche il meccanismo su cui si basa l’asta giudiziaria, che garantisce un risparmio aggiuntivo. Infatti, ogni volta che l’asta va deserta – ovvero non riceve offerte – l’immobile viene rimesso all’asta a un prezzo ulteriormente ribassato (solitamente inferiore al 25% rispetto al prezzo base inizialmente fissato).

Per ottenere un autentico risparmio, pertanto, è importante non farsi prendere dalla fretta, ma attendere il momento più opportuno così da aggiudicarsi l’immobile a un prezzo di vero affare.

Tuttavia, occorrerà anche mettere in conto l’eventualità di effettuare lavori di manutenzione e/o ristrutturazione dell’immobile. Il loro ammontare, da aggiungere al prezzo finale – il cosiddetto “prezzo di aggiudicazione” – potrebbe rendere l’immobile meno appetibile di quanto avevamo ipotizzato.

Comprare casa all’asta con il mutuo

Qualora si desideri acquistare la casa con un mutuo, è importante rivolgersi con largo anticipo alla banca per richiedere il prestito. L’acquirente dovrà infatti avere la certezza, in caso di aggiudicazione del bene, di ottenere dalla banca l’erogazione del mutuo e che i tempi coincidano con quelli richiesti per il pagamento del prezzo stabilito.

Come avviene per la compravendita tradizionale, la banca che concede il mutuo dovrà verificare l’attuale situazione reddituale del cliente, definire l’importo che può essere erogato e le condizioni da applicare.

Una volta aggiudicato l’immobile, il vincitore è tenuto a versare il prezzo nei termini stabiliti. Nel caso abbia richiesto un mutuo, la firma di quest’ultimo avviene contestualmente al trasferimento di proprietà con decreto del giudice (che non comporta spese notarili, il che offre un grosso risparmio rispetto alla compravendita tradizionale).

Il mutuo richiesto per l’acquisto di una casa all’asta è del tutto simile ai mutui “tradizionali”, con un suo periodo di ammortamento e modalità di rimborso simili. E, se l’immobile acquistato è una prima casa, godrà dei relativi benefici fiscali.

Trasferimento di proprietà e occupazione dell’immobile

Il timore principale di chi acquista un’abitazione all’asta riguarda l’eventualità che l’immobile sia occupato. Si tratta di una situazione piuttosto frequente ma, se ben gestita, può essere risolta facilmente.

Il trasferimento di proprietà dell’immobile avviene successivamente all’aggiudicazione, con decreto di trasferimento della proprietà dell’immobile: si tratta di un atto emesso dal Giudice con cui il diritto di proprietà viene trasmesso dal debitore esecutato all’aggiudicatario, che diviene a tutti gli effetti proprietario dell’immobile.

Tale documento è l’equivalente del rogito notarile nella compravendita tra privati. Con tale atto, il giudice sancisce la cancellazione di tutte le ipoteche e i pignoramenti gravanti sull’immobile, nonché l’obbligo di lasciarlo libero da parte di chiunque lo occupi senza titolo.

Pertanto, il decreto di trasferimento del giudice costituisce a tutti gli effetti un titolo esecutivo che è possibile far valere nei confronti dell’occupante.



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